Press

La pubblicità digitale in Italia crescerà in media dell’8,6% all’anno fino al 2018

08 ottobre 2014
La pubblicità digitale in Italia crescerà in media dell’8,6% all’anno fino al 2018

Grazie a internet, la spesa pubblicitaria ricomincerà a crescere dall'anno prossimo, tornando a un valore complessivo di 7,5 miliardi di euro entro i prossimi quattro anni. Lo prevede il rapporto "E&M Outlook in Italy 2014-2018" di PwC.

Dopo anni di continue flessioni, la componente advertising, trainata dal Digital, torna a salire a partire dal 2015 all’interno del comparto Entertainment & Media: un mercato che, secondo le stime di PwC, nel 2018 in Italia raggiungerà i 36 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 31,5 miliardi del 2013 (crescita media annua del 2,7%). L’advertising, infatti, toccherà quota 7,5 miliardi, guidata dalla pubblicità online (in crescita in media dell’8,6%), mentre la spesa degli utenti finali, guidata in particolare dalla spesa per l’accesso ai servizi Internet, sia da rete fissa che mobile, coprirà i rimanenti 28,5 miliardi di euro.

È quanto rivela il rapporto di PwC Italia “E&M Outlook in Italy 2014-2018” che descrive i trend relativi agli 11 segmenti del mercato: Filmed Entertainment, Television, Recorded Music, Radio, Out-of-Home advertising, Internet, Newspaper Publishing, Consumer Magazine, Business to Business, Consumer and Educational Book e Video Games.

Degli oltre 4,4 miliardi di euro, che rappresentano la crescita del mercato Entertainment & Media italiano nel periodo 2014-18, l’accesso ad Internet contribuirà per 3,9 miliardi (l’88% del totale della crescita). Tale spesa rappresentava il 25% del mercato E&M nel 2013, percentuale destinata a salire al 33% per il 2018. “A sostenere la crescita dei ricavi digitali – spiega Andrea Samaja, partner PwC E&M Market Leader – saranno il miglioramento delle tecnologie di accesso ad Internet insieme alla riduzione del costo del servizio ed alla penetrazione mobile, destinata a raggiungere l’84% della popolazione nel 2018. In generale, si stima che i ricavi digitali saranno il 44% della spesa totale del mercato nel 2018, contro il 32% del 2013 ed il 22% del 2009”.

La crescita della spesa per l’accesso ad Internet (crescita media annua del 8,5%) sostiene i segmenti del mercato E&M, aumentando i potenziali utenti di servizi digitali per tutte le forme di contenuti distribuiti. In particolar modo, la crescita della spesa per l’accesso ai servizi internet ha un impatto sui ricavi dei segmenti Videogames e Filmed entertainment.

Il totale dei ricavi pubblicitari nel 2013 è sceso ancora rispetto all’anno precedente, del 6,1%: i mercati tipici dell’editoria (Tv, Magazine, Book e Newspaper) hanno sofferto ulteriormente. Ma dopo anni di continue flessioni, si stima che la componente advertising torni a salire a partire dal 2015. Ancora una volta, sarà la pubblicità legata al mezzo Internet (con una crescita media annua dell’8,6%), comprensiva della componente digitale dei settori TV e Publishing, a trainare il segmento.

Schermata-2014-09-11-alle-16.33.09

Nell’ambito della raccolta pubblicitaria digitale, a crescere di più nei prossimi anni sarà l’online Television advertising (crescita media nel periodi 2014-2018 pari a 33,8%), seguita dal mobile Internet advertising (11,5%) e dall’online Consumer magazine advertising (10,1%).

Nonostante l’avanzata del digitale – commenta Samajail segmento TV advertising, caratterizzato da una componente tradizionale complessivamente stabile, toccherà i 3,2 miliardi di euro nel 2018, il 42,2% del totale pubblicitario del mercato E&M italiano. Alle sue spalle, la pubblicità su Internet si avvicinerà alla soglia dei 2,4 miliardi nel 2018, il 30,6% del totale, contro il 21% del 2013”.

Questo trend di crescita è di sicuro anticipato dai dati riscontrati dal network Citynews, che già nel corso del 2014 sta facendo registrare forti segnali di ripresa, con un incremento della raccolta pubblicitaria locale del 52% rispetto al primo semestre 2013 mentre nel terzo trimestre del 2014 l’incremento della raccolta locale è addirittura del 103% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Fonte: Rosa Guerrieri – Engage.it – 11 settembre 2014

Condividi su:

Ti potrebbe interessare anche