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Nielsen: pubblicità online a quota 2,1 miliardi nel 2015 (+8,4%)

28 luglio 2015
Nielsen: pubblicità online a quota 2,1 miliardi nel 2015 (+8,4%)

Lo stima l'istituto sulla base della survey annuale sull’intero perimetro della pubblicità online: il mercato adv totale sfiorerà gli 8 miliardi di euro, di cui 2,1 (26,5%) raccolti dai mezzi digitali. Dal Sasso: “Circa un quarto degli investimenti destinato al mobile, ampi margini di crescita per il programmatic buying”.

Nel 2015 la raccolta pubblicitaria complessiva sul web in Italia supererà i 2 miliardi, più precisamente 2,1 miliardi di euro, coprendo il 26,5% del totale degli investimenti.

Lo stima Nielsen sulla base degli ultimi dati della survey annuale condotta su un campione rappresentativo del mercato italiano della pubblicità di circa 800 aziende investitrici. E’ la prima volta che l’istituto fornisce a metà stagione una previsione dettagliata sulla chiusura d’anno su tutto il panorama del web advertising, compresa la porzione di investimenti pubblicitari online non rilevati mensilmente.

Secondo le stime, gli investimenti in comunicazione online chiuderanno l’anno in crescita di 8,4 punti percentuali sul 2014, facendo da traino verso una chiusura a segno positivo anche del mercato pubblicitario nel complesso, che dovrebbe archiviare il 2015 a +1,5% (per un valore di 7,926 miliardi di euro rispetto ai 7,809 dello scorso anno).

Le stime sul web sono leggermente inferiori a quelle diffuse a giugno dall’Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano, che per la raccolta pubblicitaria su internet nel 2015 ha previsto un valore di circa 2,2 miliardi di euro, pari a circa il 30% del totale mercato pubblicitario sui media italiani. Secondo la Survey di Nielsen, oltre i 2/3 dell’investimento nel digital si dividono tra i segmenti display (principalmente banner) e search (parole chiave sponsorizzate sui motori di ricerca): entrambi questi web channel registrano una quota in leggera diminuzione nel 2015 rispetto allo scorso anno, in favore del video e del social advertising che, secondo le stime di Nielsen, arriveranno a coprire rispettivamente il 17% e 11% di quota sul totale degli investimenti online. La quota del canale directory (micro inserzioni in categorie web tematiche) scenderà al 7% dopo un 2014 in cui si attestava al 9%. A livello di crescita del valore dell’investimento per il 2015, video e social registrano incrementi a due cifre, rispettivamente del +16% e +46%. Più contenuti il display, +2%, e il search, +7%. In calo le directories: -8% nel 2015. Schermata-2015-07-22-alle-12.47.12

Relativamente ai macro settori, le aziende del settore Persona investono il 39% del proprio budget sul mezzo internet. Ampi margini di crescita per il Largo Consumo, che ancora si attesta a meno del 10% in termini di quota. Al suo interno, però, si registra una buona performance del video advertising, che raccoglie il 25% degli investimenti totali del macrosettore sul web. Tale quota si differenzia molto tra alto spendenti (oltre i 10 milioni di investimenti all’anno) dove si attesta al 21% e basso spendenti (meno di 500.000 euro all’anno) per i quali scende al 15%.

Alberto-Dal-SassoI settori Distribuzione e Automobili sono quelli che destinano al digital advertising le quote più elevate rispetto alla media del mercato, rispettivamente 53% e 41%, seppur con differenze al loro interno in termini di canali web: nel primo caso, il 70% del budget è rivolto a display e directories, per l’Automotive questa stessa porzione di budget è investita in search e video.

In aggiunta al prevedibile successo dei social – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS Business Director di Nielsen – dalla survey emerge che una quota di circa ¼ degli investimenti è destinata al mobile: si tratta di un dato interessante se letto in relazione al fatto che circa la metà delle aziende intervistate dichiara di aver sviluppato una App per il proprio business. Senza dimenticare gli ampi margini di crescita dell’innovativo programmatic buying”.

Questo trend di crescita è ampiamente superato dall’andamento della raccolta pubblicitaria fatta registrare dal network Citynews, che nel corso del primo trimestre del 2015 ha rilevato un incremento totale (sommando adv nazionale e locale) del 68% rispetto al primo trimestre 2014.

Fonte: Teresa Nappi - Engage.it - 22/07/2015

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