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Il Bonus pubblicità cambia: credito d’imposta del 30% su tutti gli investimenti effettuati

15 aprile 2020
Il Bonus pubblicità cambia: credito d’imposta del 30% su tutti gli investimenti effettuati

Nuove misure a sostegno dell’editoria grazie al decreto Cura Italia, appena varato dal Governo a seguito dell’emergenza Covid-19.

L’esecutivo ha infatti apportato alcune modifiche per la fruizione del Bonus pubblicità per il solo anno 2020 prevedendo un regime straordinario di accesso all’incentivo: viene infatti introdotta la possibilità di applicare il credito d’imposta non più solo sull’incremento della spesa pubblicitaria ma sull’investimento complessivo. 

Il Bonus pubblicità ha introdotto da alcuni anni la possibilità per imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali di usufruire di un credito d’imposta pari al 75% della spesa incrementale sostenuta, con un differenziale minimo dell’1% rispetto all’annualità precedente, in campagne pubblicitarie effettuate sulla stampa quotidiana e periodica (anche online) e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.

Ora, come si evince dall‘articolo 98 del decreto Cura Italia, il bonus pubblicità sarà concesso nel 2020 nella misura unica del 30% del valore di tutti gli investimenti effettuati, e non dunque entro il 75% dei soli investimenti incrementali, nel limite massimo di spesa di 27,5 milioni di euro.

Il decreto introduce il differimento di 6 mesi del periodo di invio della comunicazione telematica di accesso al credito: le nuove domande potranno dunque essere presentate tra il 1 ed il 30 settembre 2020, fermo restando che che le domande già presentate dai potenziali beneficiari del Bonus tra il 1 ed il 31 marzo 2020 resteranno valide,

La norma, come detto, è al momento prevista solo per l’esercizio 2020, ed è stata varata con la speranza che possa aiutare il settore a ripartire una volta risolta la crisi del Coronavirus.

Fonte: Lorenzo Mosciatti - Engage.it

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