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UPA: Investimenti ADV +1,5% entro il 2018

09 luglio 2018
UPA: Investimenti ADV +1,5% entro il 2018

Lorenzo Sassoli de Bianchi, Presidente di UPA, l'organismo associativo che riunisce le più importanti e prestigiose aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità e in comunicazione, ha aperto, la scorsa settimana, la convention con gli investitori pubblicitari (imprese, centri media, agenzie, associazioni ed editori). Sassoli ha fornito alcuni importanti dati sull'andamento del mercato ADV, frutto delle previsioni degli associati: il 2018 sarà il quarto anno consecutivo con il segno positivo e chiuderà con l'1,5% di incremento degli investimenti in comunicazione.

«Il 2018 – ha commentato Sassoli – è un anno caratterizzato da incertezza politica, minaccia di guerre commerciali globali con ritorno a misure protezionistiche e ristagno dei consumi: tre fenomeni che accompagnati da una crescita debole del Pil non favoriranno una migliore performance».

Crescono poi gli investimenti sul web: investimenti che oggi rappresentano circa il 30% del mercato pubblicitario.

«Un dato incerto – ha sottolineato il Presidente degli investitori – per l’ostinazione degli Over The Top a non fornire report precisi»

L'urgenza di trasparenza, imposta dal cambio d'epoca che stiamo vivendo, ha condotto UPA a scrivere il primo Libro Bianco sulla comunicazione digitale, un lavoro che ha fatto il giro del mondo e che, secondo Sassoli, se avesse l'adesione anche degli Over The Top, sarebbe un segnale stimolante per la questione trasparenza.

«Un lavoro in progress, che tradotto in inglese ha fatto il giro del mondo, e lo avranno letto anche gli head quarter degli OTT», ha sottolineato Sassoli. «La loro adesione, sarebbe un segnale incoraggiante ai fini della trasparenza».

Nell’ultimo decennio più che a «un’epoca di cambiamenti abbiamo assistito a un cambio di epoca», ha proseguito Sassoli. «Nel caso di UPA le soluzioni passano attraverso i Panel per le audience che devono avere un ruolo strategico nelle misurazioni censuarie di tutti i device, il Libro Bianco sulla comunicazione digitale, i Big Data, la tutela del consumatore, i diritti di negoziazione, i KPI».

Uno dei capitoli più importanti del Libro Bianco sulla comunicazione digitale di UPA è incentrato sulla comunicazione video: quest'ultimo, per essere davvero efficace ed incidere, ha bisogno di esser visto almeno per 5 secondi. E' importante, secondo Sassoli de Bianchi, definire standard accettabili, misurabili.

Con i centri media, inoltre, secondo UPA, andrebbe instaurato un rapporto di solidarietà, aprendo un tavolo di confronto con Assocom sulla trasparenza della filiera, l'efficacia delle pianificazioni e la corretta gestione delle gare media. Il notevole lavoro di UPA nella definizione dei KPI per la valutazione dell'efficacia di una campagna pubblicitaria ha avuto successo anche a livello internazionale, e la WFA, che riunisce le UPA di tutto il mondo, ha deciso di adottare questo strumento come modello di riferimento globale.

Sassoli ha poi citato l'impegno dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria sulla correttezza delle campagne:

"Non è un caso che la pubblicità in Italia non sia razzista, rispetti le religioni, le diversità e i bambini, da oltre quarant’anni il lavoro dello IAP ha preteso il rispetto come claim dominante estendendolo alle piattaforme digitali, inclusi gli influencer. Attendiamo che anche gli OTT aderiscano allo IAP".

Fonte: Engage.it, Andrea Di Domenico - 4 luglio 2018

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